Se in America il giornalismo è il cane da guardia del potere,
in Italia è il cane da compagnia. O da riporto.
(Marco Travaglio)

lunedì 18 ottobre 2010

Festival della Scienza 2010, dal 29 ottobre al 7 novembre



Esplorando gli orizzonti della scienza


“Ampliate i vostri orizzonti, c'è sempre così tanto da imparare”. Questa frase di Martin Scorsese racchiude in poche parole il filo conduttore dell’ottava edizione del Festival della scienza: orizzonti. Perché la scienza, come Popper insegna, è perfezionabile e procede per ipotesi ed errori. E quindi non può che essere di larghe vedute e ampi orizzonti.

Mostre, spettacoli, laboratori, conferenze toccheranno gli orizzonti della mente, della vita, della materia, del cosmo, delle nuove tecnologie e delle forme di comunicazione. E come di consueto saranno i visitatori a realizzare davvero il Festival e ad ampliarne gli orizzonti. Trecento gli eventi che, dal 29 ottobre al 7 novembre, animeranno l’intero centro cittadino: dalle piazze ai palazzi storici, dai musei ai teatri.

Nella giornata di apertura salirà in cattedra l’astrofisico italo-americano Riccardo Giacconi, premio Nobel per la fisica nel 2002 e padre dell’astronomia a raggi X. A chiudere la prima giornata sarà la prima assoluta in Italia di Icaro ai confini del tempo, opera multimediale dell’astrofisico americano Brian Greene, con musiche originali di Philip Glass.

Il programma dell’edizione di quest’anno prevede anche diverse mostre, a cominciare da Laser che, a cinquant’anni dall’invenzione del laser, ripercorre una delle più grandi scoperte del ventesimo secolo.
Non mancano gli appuntamenti premiati dall’interesse del pubblico nelle passate edizioni, come Sapori di scienza e Sport e scienza. Una serie di laboratori per scoprire divertendosi quanta matematica, aerodinamica e fisica c’è nello sport.
Conferenze e lectio magistralis costituiranno il consueto momento di riflessione e approfondimento. Tra le varie personalità: Bunker Roy, educatore indiano e fondatore del Barefoot College, l’oncologa Funmi Olopade, la genetista Vanessa Hayes, il filosofo della scienza Alva Noe, il chimico britannico Peter Atkins e il matematico Ian Stewart.

Per aiutare il pubblico a orientarsi di fronte a un’offerta articolata tutti gli eventi saranno organizzati in sei aree differenti, a seconda del loro contenuto.
Un evento come il Festival della Scienza non può certo tralasciare gli strumenti ICT e i new media. Telecom Italia, founding partner del Festival della Scienza, in questa edizione metterà a disposizione una piattaforma interattiva che avrà il suo fulcro nella realizzazione di contenuti video; costituendo così un luogo di contenuti e di relazione per tutti, appassionati di scienza, mondo della scuola e l'universo variegato del social networking.

Un altro elemento chiave del Festival è il Mar Mediterraneo, l’orizzonte più suggestivo di Genova. In concomitanza con l’inizio della kermesse verrà infatti inaugurata, su invito del Ministero degli Affari Esteri, la prima edizione della Biennale del Mediterraneo. Un grande format innovato al quale il Festival della Scienza partecipa con una selezione di appuntamenti tematici. Oltre a ospitare importanti personaggi provenienti dai paesi che si affacciano sul bacino: dall’immunologa egiziana Rashika El Ridi allo storico della scienza di origine palestinese George Saliba, dalla biologa israeliana Hermona Soreq all’economista libanese Nassim Nicholas Taleb. I loro interventi saranno affiancati da mostre, laboratori e momenti di approfondimento per riscoprire i valori biologici, culturali e scientifici del Mediterraneo, straordinario terreno di incontro, confronto e cooperazione tra il Nord e il Sud, l’Oriente e l’Occidente.

martedì 7 settembre 2010

Malaluna, libro d’esordio di Vincenzo Galluzzo

D’estate si sa, aumenta la voglia e il tempo di leggere. Magari distesi sotto l’ombrellone in spiaggia. E per quest’estate il libro da portare assieme alle creme solari è Malaluna, di Vincenzo Galluzzo. Al suo primo lavoro editoriale, ma già noto come autore, dal 1989, di trasmissioni televisive della Rai, come Unomattina, La Vita in Diretta, Cominciamo Bene e Verdetto finale. Malaluna diventerà anche un film, di cui Galluzzo sarà soggettista, sceneggiatore e regista.
Il romanzo ha come tematiche principali il destino e la ricerca della verità. Ambientato in Sicilia, la sua terra natale, precisamente nel paese di Zagarìa, toponimo immaginario della costa sicula orientale, ha come protagonista un avvenente ma disperato medico, Antonio Altavilla. Intorno a lui si inerpica la storia, fatta di tradimenti e sotterfugi, nei confronti della moglie Bianca e delle amanti Elena e Rosa. Egli vive infatti in maniera scombinata, tra donne, stravizi e debiti di gioco. E nel baratro sta trascinando anche il padre, il barone Manfredi Altavilla. Tutto ciò avviene però lontano dagli occhi di tutto il paese. Questo perché, come aveva predetto la Malaluna, una veggente scambiata per licantropo, da cui prende titolo il libro, l'intera Zagarìa si ritrova all'improvviso avvolta da una nebbia, che porterà solo dolore e sofferenza. Ma in realtà è Antonio Altavilla la vera Malaluna, la strega ambigua di questa storia tragica, ossessiva e melodrammatica.
Nascosti tra la nebbia il protagonista e gli altri personaggi si muovono furtivamente, tra labirinti emotivi, ognuno secondo un proprio schema ben definito e inevitabile, che va però a formare un disegno chiaro.
È come se la vita di una famiglia, Altavilla appunto, fosse una sorta di metafora della vita dell'intero paese, in un crescendo di misteri, tradimenti e rappacificazioni.
Figura importante che pervade tutte le pagine del libro è quella delle zagare fiorite, che con il loro splendore cercano di illuminare l'animo umano, donando valori e forza che aiutino a trovare la soluzione più adatta all'ineluttabilità del proprio destino.
Ma la scrittura cruda e vera, a tratti aspra di Vincenzo Galluzzo, non lascia spazio alle menzogne, ma solo alla verità, imponendo di uscire dalla viltà quotidiana.

giovedì 22 aprile 2010

25 aprile, Festa della Liberazione

Una giornata per ricordare


Il 25 aprile di ben sessantacinque anni fa l'Italia veniva liberata dalla bestia nera del Fascismo.
Dopo tutti gli anni segnati da sangue, morte, ingiustizie e gli accadimenti passati non si deve dimenticare ciò che tale data evoca, oltre a ricordare tutte quelle persone che hanno dato la vita per garantirci un futuro democratico, con diritti e doveri.

Celebrare è anche un modo per insegnare a tutti noi che gli errori sono sì passati, ma che non bisogna mai abbassare la guardia per evitare che tali sbagli si possano ripetere.
Come ogni anno nella nostra amata Genova, città “modello dell'Insurrezione”, si organizzano eventi che aiutano a celebrare e a non dimenticare.

I festeggiamenti, che si prolungheranno per tutto il week-end, vanno da spettacoli, presentazioni di libri a concerti, tutto ciò con un unico filo conduttore: la Liberazione.
Domenica 25 aprile si terrà a Genova la Cerimonia Istituzionale che partirà alle ore 8.10 con la deposizione delle corone, al Monumento Formazioni Partigiane in viale Brigate Partigiane. Un corteo si muoverà poi verso il cimitero di Staglieno per la deposizione delle corone al Campo Caduti Partigiani.

Seguirà la celebrazione della messa alle ore 9.00. In seguito, alle ore 10.15, nell’area di viale Caviglia si formerà un nuovo corteo che si dirigerà verso il ponte Monumentale per la deposizione delle corone al Sacrario Caduti Partigiani. Alle 11.20, infine, in piazza Matteotti si svolgeranno i saluti delle autorità. L’orazione commemorativa sarà tenuta da Rosy Bindi, Vice Presidente Camera dei Deputati.

Inoltre, in occasione del 25 aprile, la Provincia di Genova ha realizzato una nuova carta dei Percorsi della Libertà realizzata dall’assessorato al Turismo della Provincia di Genova con l'Anpi provinciale. Una carta di tutti i luoghi dove gli uomini della Resistenza lottarono per la riconquista della libertà e della democrazia e di tutte le testimonianze degli eccidi, fucilazioni, rastrellamenti, deportazioni, torture e devastazioni nazifasciste sul territorio. Lo scopo è quello di far conoscere il territorio della nostra Provincia, medaglia d’oro al merito civile, da un punto di vista inedito con itinerari che ricordano alcuni degli episodi più significativi della Resistenza.

lunedì 19 aprile 2010




Villa Serra Breakout 2010: il rock che piace alla natura

Dopo le ventisettemila presenze dell'edizione precedente il parco storico di Villa Serra di Comago, Sant'Olcese, sarà nuovamente teatro naturale dell'evento Villa Serra Breakout. La manifestazione inizierà il 28 maggio e proseguirà fino al 31 liglio. La kermesse offre nono solo musica, ma anche letteratura e arte contemporanea. Grande spazio anche alla cultura eco-sostenibile, suggerita in primo luogo dallo scenario del Parco, polmone verde che dista solo circa 10 km dalla città. Sotto tale tematica sono infatti riunite le quattro aree tematiche che raggruppano tutti gli eventi, sia musicali che artistici, del Festival: Diritti umani ed Opportunità, Natura ed Eco-Sostenibilità, Innovazione e Tecnologie, Folklore e Tradizione.

Gli artisti ospiti che si alterneranno sul palco sono grandi nomi della musica italiana e straniera. Dopo l'annuncio della presenza di Elio e le Storie Tese, J-Ax, Simone Cristicchi, Roy Paci & Aretuska e Juliette and the New Romantiques e Gogol Bordello il calendario di Villa Serra Breakout si arricchisce di nuove date. Venerdì 11 giugno arrivano alla Villa i Baustelle, al secolo Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini, una delle band più innovative del panorama musicale italiano e vincitrice della Targa Tenco 2008, album dell'anno con "Amen". La stessa sera si esibiranno anche i torinesi Perturbazione e i milanesi Io?drama. Il 12 giugno un'eccezionale Rock Tv Night porterà sul palco di Villa Serra Linea 77, Meganoidi, Tre allegri ragazzi morti, The Fire, Extrema e Sick Tamburo.

Giovedì 1 luglio unica data italiana della band australiana Airbourne, capitanata dai fratelli O'Keeffedata. In apertura di serata è la volta di Sadist, storico gruppo metal genovese e il progressive metal altrettanto consolidato dei toscani Labyrinth.

Venerdì 9 luglio arrivano da Londra gli eclettici Oi Va Voi con la loro ricerca rock fra Est europeo e musica ebraica.


Novità dell'edizione 2010
Oltre alle quattro tematiche eco-ambientali che fanno da filo conduttore delle sertate, la novità di questa edizione è il lancio di un portale dedicato, con una Web Tv e una Web radio che offriranno agli utenti la possibilità di documentarsi, rivedere e riascoltare le iniziative svolte durante la manifestazione. Verrà anche attivato un forum di discussione per stimolare l'interattività tra gli utenti sulle tematiche affrontate nei 2 mesi di programmazione, partecipare allo sviluppo socio-culturale di progetti e
lanciare proposte da sviluppare in futuro. Attraverso il portale, i giovani potranno partecipare ad iniziative che daranno loro la possibilità di mettersi “in gioco”, intervenire attivamente alla manifestazione e rendersi partecipi del percorso di sviluppo della stessa.

Nascita dell'Associzione culturale Breakout
A seguito dell'enorme successo dell'edizione 2009 di Breakout 2009, nasce l’omonima associazione culturale che si propone di ideare, promuovere e realizzare attività che favoriscano l’incontro, il confronto e l’integrazione tra diverse
forme di creatività e differenti linguaggi innovativi. Uno degli scopi dell'Associazione è quello di proporsi come momento d’incontro e di aggregazione legando l’aspetto culturale a quello sociale e facendosi promotrice della maturazione al suo interno di talenti artistici e di opportunità. Inoltre vuole stimolare la ricerca di nuove modalità associative promuovendo iniziative quali festival, rassegne, seminari, percorsi didattico-formativi, prestando particolare attenzione alle esigenze del territorio.

Per ulteriori info http://www.villaserrabreakout.com/
S.S.

giovedì 15 aprile 2010

Arte e medicina si uniscono in una mostra benefica alla biblioteca Cervetto

Dal 4 al 21 maggio la biblioteca Cervetto di via Jori, ospiterà la mostra “GenuArt- shirt”, t-shirt d'autore.
L'inaugurazione è prevista per il giorno 4 maggio alle ore 17,30.
L'iniziativa nasce da un connubio tra due associazioni del territorio ligure. La prima Arthur Gallery di Salita del Prione, nata come associazione culturale e rivolta a incontri di carattere letterario e artistico. La seconda a.r.e.o. associazione dedicata alle ricerche emato- oncologiche e fondata, nel 1992, dal professor Angelo Michele Carella, primario di ematologia all'ospedale San Martino. Tale Associzione è nata con lo scopo di prevenire, informare e raccogliere fondi a favore di attività di studio e ricerca, soprattutto all’estero ma anche in Italia. I destinatari naturali dei suoi interventi sono ricercatori o aspiranti tali nel campo inerente gli scopi e i programmi dell’Associazione. I futuri programmi prevedono attività analoghe, continuando a offrire borse di studio per la ricerca da svolgere all’estero o in Italia. Infine l'Associazione collabora con altre associazioni genovesi attive nel volontariato contro le leucemie.
Da queste due realtà apparentemente lontane, arte e medicina, deriva l'idea di creare la mostra “GenuArt- shirt”, t-shirt d'autore, che nasce come una sorta di esperimento, di numero zero con lo scopo di aprire la strada a una serie di iniziative simili.
L'evento consiste nell'esposizione delle opere originali di otto artisti (Milli Coda, Gigi degli Abbati, Walter di Giusto, Sergio Giordanelli, Luigi Grande, Bruno
Liberti, Sergio Palladini e Giuseppe Trielli) e della riproduzione di queste su magliette che verranno vendute. Il ricavato sarà devoluto all'associzione a.r.e.o.
Questa autorevole iniziativa è una delle prime organizzate a Genova e in Italia che crea una collaborazione progettuale tra medicina e arte.


Stefania Scappini

Addio a un grande della tv italiana

E' morto Raimondo Vianello. Con lui scompare una storica figura della tv italiana, con la moglie Sandra Mondaini è stato tra i protagonisti del piccolo schermo. Avrebbe compiuto 88 anni a maggio. Dai tempi della storica coppia con Ugo Tognazzi alla sit-com "Casa Vianello" è stato uno dei volti più amati del piccolo schermo e non solo.
Grande appassionato di calcio, e sport in generale, ha condotto per anni "Pressing", la prima trasmissione sportiva di Mediaset a fare concorrenza alla "Domenica Sportiva". L'ultima apparizione, con Sandra Mondaini, è stata l'anno scorso nella fiction "Crociera Vianello", in quello che sarà il passo d'addio di una delle coppie dello spettacolo più amate di sempre.
Vianello si è spento questa mattina alle sette meno dieci all'ospedale San Raffaele di Milano per l'aggravarsi delle sue condizioni fisiche. I funerali si svolgeranno sabato nella chiesa di Dio Padre a Milano 2 dove il noto artista viveva con la moglie, Sandra Mondaini. Secondo quanto riferisce il parroco, don Walter Magni, non è stata ancora fissata l'ora della cerimonia: con tutta probabilità si svolgerà alle 11 del mattino, o al massimo nel primo pomeriggio. Subito dopo la cerimonia funebre il corpo verrà trasferito a Roma dove sarà sepolto nella tomba di famiglia.